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The Tower |
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Willoclick – Altri Lavori
La prima volta che varcai la soglia della Casaccia avevo appena compiuto undici anni. I miei genitori organizzarono la festa di compleanno il sabato a ridosso del giorno ufficiale, ma era anche l’ultima settimana di scuola e molti dei miei amici se ne sarebbero partiti per il mare quello stesso weekend, perciò quel pomeriggio estivo di venticinque anni fa si presentarono soltanto tre dei sette ragazzi che avevo invitato. Quel giorno mia madre fece di tutto per accontentarmi, forse per farsi perdonare il fatto di non aver accettato, come ogni anno, la mia proposta di anticipare la festa al sabato prima, proprio per dare l’opportunità a tutti di parteciparvi. Ma lei, sempre disponibile e accondiscendente, diventava inflessibile quando ci si metteva di mezzo una superstizione. Mai e poi mai avrebbe acconsentito a celebrare il mio compleanno prima della data effettiva, perché portava male, e lo sapevano tutti. continua a leggere…
Anni fa non riuscivo a capire come mai molti scrittori attingessero dalle loro esperienze personali in fase di composizione. Ho sempre pensato “Ma come, hai la possibilità di mandare alla deriva la tua fantasia ed invece preferisci utilizzare la realtà come base per le tue storie..?” Oggi invece ogni racconto che scrivo nasce inevitabilmente da qualcosa che ho provato, vissuto, visto, sentito o anche semplicemente letto, questo non solo perché le esperienze vissute facilitano la descrizione delle scene e di conseguenza la composizione, ma anche perché diventano in questo modo più mie, non solo in quanto da me scritte ma anche perché in parte vissute. Così, quando mi metto a rileggere i miei racconti, è un po’ come se leggessi il mio diario. Leggi il resto di questa voce
Lisa mi disse che aveva un altro uomo la sera dello scorso 13 febbraio. È passato quasi un anno da allora e adesso mi sento molto meglio. Sto addirittura pensando di incominciare un’altra relazione seria, forse con Paola, perché ci intendiamo bene su molti fronti.
Con Lisa ci sono stato insieme cinque anni. Nessuna prima di allora aveva conquistato il mio cuore come ci era riuscita lei, ma di questo me ne sono accorto solo dopo, coltivando una strana mancanza, un’insana assuefazione che non avrei mai pensato potesse colpirmi. Fino a quel 13 di febbraio non c’erano state avvisaglie. Tutto è esploso in un attimo; la fine della nostra storia, dei nostri progetti, ma anche la terribile rivelazione di sentirmi completamente perduto senza di lei. Io che mi ero sempre mantenuto all’erta dalle relazioni asfissianti, io che avevo troncato già tre rapporti seri per evitare coinvolgimenti emotivi incontrollabili, di colpo mi è venuto a mancare il terreno sotto i piedi… e così sono caduto. Ma né io né lei potevamo sapere che sarei caduto così in basso da arrivare a udire i sussurri dei miei mostri più infimi… continua a leggere…
A causa di svariati problemi personali, durante le ultime settimane non ho potuto aggiornare questo blog ed occuparmi della community di creativi che, grazie al loro costante impegno, sostengono questa piccola nicchia di positività della rete. Non sono neanche riuscito a mantenere l’impegno annuale con il progetto Storie di Natale, ebook in evoluzione che ogni anno si colora di nuovi racconti. Anche se Natale è passato, mi preme ricominciare a trasmettere da questa postazione pubblicando la terza edizione digitale di questa simpatica raccolta. Potete scaricare gratuitamente l’ebook qui sotto.
Inoltre, grazie al mitico Massimo Mangani, che proprio per il progetto Storie di Natale mi ha fatto pervenire un racconto di 101 parole, mi preme anche ricordare una delle tante pagine creative legate alla community, 101 Parole appunto. Il progetto, che consiste nel pubblicare storie della lunghezza di appena 101 parole appunto, si è fermato qualche mese fa ma non è affatto chiuso. Potete continuare a parteciparvi inviando il vostro raccontino, come ogni altro materiale che desiderate pubblicare, all’indirizzo info(at)willoworld.net.
FONTE: Rivoluzione Creativa
Il bambino chiese al padre del Natale. Ne aveva sentito parlare a scuola da un curioso professore di storia che la sapeva lunga, e quando lui aveva alzato la mano per chiedergli che cosa fosse, il maestro aveva scrollato le spalle e liquidato la questione dicendo che era qualcosa di assolutamente inutile che usavano fare gli Antichi.
Il bambino aveva sentito molto parlare degli Antichi, quelli che avevano i computer, le televisioni, le auto super veloci, gli aeroplani e le partite di calcio, tutte cose ormai scomparse da svariati secoli. Leggi il resto di questa voce
Sabina si è messa a guardare la TV come ogni sera, distesa sul divano foderato di velluto beige e i cuscini a fiori sparsi un po’ dappertutto. Ha in mano il telecomando che controlla con fare svogliato, mentre con l’altra mano descrive un movimento preciso verso la ciotola dei popcorn sul pavimento. Nell’etere si ode solo il brusio dell’apparecchio a basso volume e lo sgranocchiare lento dei fiocchi di mais, due suoni che sembrano galleggiare sopra un oceano di silenzio. La casa è immersa in un’oscurità profonda, a parte il salotto, illuminato a fatica dalle immagini random del televisore… continua a leggere…
« C’era una volta…
– Un re! – diranno subito i miei piccoli lettori.
No ragazzi, avete sbagliato: c’era una volta un pezzo di legno. »
Willoclick per Rivoluzione Creativa
Rivoluzione Creativa augura a tutti i suoi membri un felice agosto all’insegna del riposo e della ricarica… ricarica nel senso di “ricaricare le batterie della creatività”, un esercizio al quale mi presto regolarmente, staccando completante la spina del solito tram-tram. Solo così infatti mi riprende la voglia di fare, e spero succeda anche questa volta.
E allora ci rivedremo a settembre, con l’arietta dei primi temporali e le notti leggermente più lunghe, ideali per seminare qualche bella storia. Ma se nel frattempo il bagnasciuga vi dovesse ispirare un pensiero o un raccontino, mandatemelo pure all’indirizzo info@willoworld.net, oppure usate la piattaforma di RC, o ancora il gruppo aperto di Facebook. Al mio ritorno verrà prontamente pubblicato sulle pagine del sito ufficiale di Rivoluzione Creativa.
Nel salutare tutti i lettori del sito, vi lascio con l’ultimo capitolo del libro-blog Limbo, un progetto che ho iniziato nel 2006 e che finalmente trova oggi la sua conclusione. Seguirà una pubblicazione cartacea e digitale di tutta l’opera, ovviamente riveduta e corretta. Buona lettura e buone vacanze!
GM Willo
LIMBO – CAPITOLO 30: La Migrazione
Lontano, in una torre sotto l’oceano, Wirlock spense i monitor e si alzò dalla console. Una nuova crepa si formò su una delle vetrate che davano sui fondali marini. Il vampiro non ci fece caso e attraversò la stanza di controllo per sedersi al tavolo in cui le proiezioni degli ultimi programmatori della Rete di Hope usavano ritrovarsi per discutere del destino di Limbo… continua a leggere…
The Patrolman è una storia a capitoli scritta da Massimo Mangani ispirata alla saga di Rock City, città immaginaria che può ricordare Los Angeles, nella quale si muovono tutta una serie di personaggi legati alla musica. Massimo ha una visione della città più “alla Tarantino”, diversa da quel mood onirico degli altri racconti della “Rock City Saga” che compaiono sulle pagine del blog Colony of Slippermen.
Ma “The Patrolman” è soprattutto un omaggio a Bruce Springsteen e alla canzone Highway Patrolman. Il protagonista della storia è infatti il Joe Roberts che compare nel pezzo del Bruce, riportato in coda al racconto.
A un anno di distanza dalla presentazione di questa opera a capitoli sui vari blog del circuito www.willoworld.net e sulle pagine della community Rivoluzione Creativa, la Edizioni Willoworld la ripresenta in versione integrale attraverso questo ebook, scaricabile e divulgabile liberamente secondo le norme della licenza Creative Commons Share Alike.
GM Willo
Reso ormai inutile dai manici strappati, un sacchetto di plastica viene gettato incurantemente per la strada. Immediatamente risucchiato dai riscontri delle utilitarie sull’arteria nell’ora di punta, il sacchetto non si è ancora accorto della sua improvvisa situazione di abbandono. Si lascia sballottare per un po’ all’interno di un mare urbano forza otto, fin quando lo stato confusionale non passa, e un’opportuna reazione non gli permette di conquistare l’isola di quiete al centro della burrascosa carreggiata. Un respiro, subito soffocato dal velenoso alito della marmitta truccata di uno scooter, lo scuote un po’. Fatto il punto della situazione, riesce bene o male a ricomporsi… continua a leggere…
Questa intervista, fatta per un blog satellite e mai pubblicata, racchiude in poche parole tutte le ragioni e le idee dietro Rivoluzione Creativa e gli altri progetti che porto avanti online. Per questo motivo la propongo oggi sulla pagina ufficiale di RC e gli altri miei blog. Buona lettura!
Non posso definirmi davvero uno scrittore. Come dice Baricco, lo scrittore ha quella rara capacità di “portare a casa le parole”, ovvero riesce a metterle tutte al posto giusto. Io non ne sono capace. Ci provo ormai da diversi anni, ma credo di averne ancora di strada da fare. Questo non vuol dire che non ci riuscirò mai, ovviamente… Mi piace più definirmi un raccontastorie, un inventore di mondi, insomma un menestrello… e dato che il mio palcoscenico è quello della rete, l’appellativo di Menestrello Virtuale mi sembra calzi a pennello… continua a leggere…
Sulla pagina bianca la figura di fango siede, parte del piatto paesaggio, nella sua staticità ella si rivela null’altro che una macchia, un punto esclamativo tra le pagine di un libro, un’ombra immobile nella città deserta. Eppure è figura, soggetta a un qualcosa che chiamiamo fato, capace d’intendere e di volere, di alzarsi e di correre, di vivere e di perire. È dentro il suo universo bianco, la pagina che le è solamente il contorno, un deserto attratto da quella stessa macchia senza vita, ferma… continua a leggere…
Rivoluzione Creativa compie quattro anni, anche se all’inizio era una semplice estensione del sito Willoworld e promuoveva solamente i lavori di un circolo ristretto di amici, mentre adesso gli amici sono diventati digitali e la festa della creativitá ha aperto le porte a tutti. Quattro anni all’insegna della condivisione e della positivitá, come mi piace sempre ripetere. Positivitá e condivisione sono infatti gli elementi attorno ai quali gira tutto questo progetto creativo. Senza di questi, RC non potrebbe esistere… continua a leggere…
Incomincia oggi la rubrica “Assist”, per infondere nei lettori e negli scrittori di Rivoluzione Creativa un po’ di sana ispirazione. Ogni settimana presenterò tre immagini suggestive prese dal motore di ricerca Flickr, con la speranza che qualcuno raccogla questo bel passaggio e metta la palla in rete. Ogni immagine ha una storia da raccontare, diversa per ogni sguardo che la interpreta. Osservate queste foto, sceglietene una e fatela vostra; poi scrivete quello che vi ha sussurrato; una storia, un pensiero, un’idea… Il materiale potrete postarlo sul blog della community oppure inviarlo all’indirizzo: info@willoworld.net. Verrà presentato poi sulle pagine di questo sito… continua a leggere…
Venerdì 6 maggio scorso, presso il ristorante Artegaia di Fiesole, si sono ritrovati alcuni membri della community Rivoluzione Creativa. L’intento era quello di bere un buon bicchiere di vino insieme e di conoscersi finalmente di persona, dato che tutto il progetto è nato e si è sviluppato esclusivamente online. Per quanto riguarda il vino, devo dire che siamo rimasti più che soddisfatti… continua a leggere…
L’avevano chiamata Via del Quercione perché un tempo vi cresceva un’enorme quercia all’angolo con la statale, ma ormai di quell’imponente albero che usava ombreggiare gran parte della strada che tagliava in due la collina, non rimaneva altro che un tronco mozzato alla base, e le radici che ancora deformavano l’asfalto nei pressi dell’incrocio. La gente locale ricorda ancora un grande temporale estivo di molti anni fa, ed il fracasso che si alzò sopra la pioggia battente, quando un fulmine si abbatté sulla quercia tagliandola nel mezzo come farebbe una lama rovente con una candelina di compleanno. La chioma dell’albero avvampò precipitando sulla carreggiata, e per due giorni gli automobilisti furono costretti ad allungare di quindici chilometri i loro abituali tragitti… continua a leggere…
Jacopo non sapeva che in soffitta suo padre teneva una di quelle fino alla sera in cui lo sentì parlare al telefono con lo zio Vincenzo. Per un attimo il discorso era caduto, forse involontariamente, sui Tempi Bui e su tutte le cose brutte che erano accadute.
– Si, dovrei disfarmene uno di questi giorni, anche se ormai è praticamente innocua…
A quelle parole Jacopo aveva drizzato le orecchie e si era lasciato cadere dalle mani il libro che stava leggendo. Poi, senza farsi vedere, si era avvicinato alla porta del corridoio per ascoltare meglio, ma ormai la parte più interessante della conversazione sembrava terminata. Suo padre e lo zio stavano parlando della gita in barca prevista per il fine settimana, organizzata per tutta la famiglia. Ci sarebbero stati anche Giulia e Tristan, i suoi cuginetti, e insieme avrebbero forse avuto l’occasione di raccogliere qualche bella conchiglia.
Gli occhi del bambino si mossero in automatico verso la rampa di scale che dall’ingresso della casa saliva verso i piani superiori… continua a leggere…
Patrick Zola fermò l’auto nell’unico posto rimasto del parcheggio a lisca di pesce sotto la scuola elementare del quartiere. Col motore spento rimase ad osservare i luccichii del sole di marzo sulle foglie bagnate e ancora piccole delle siepi che circondavano l’edificio, rallegrandosi del fatto che l’inverno si trovasse oramai alle sue spalle. Era stato un lungo inverno, troppo lungo per i suoi gusti. Lo aspettavano adesso sei mesi di bella stagione, ma l’idea che ce ne fosse un altro ad attenderlo a fine anno gli era insopportabile. Attese ancora un minuto dentro l’abitacolo, chiudendo gli occhi e concentrandosi sui rari cinguettii degli uccelli, una musica impareggiabile per i suoi orecchi che avevano ascoltato fino al disgusto il ticchettio della pioggia di novembre, le sferzate del vento di febbraio e l’ovattato silenzio delle nevicate natalizie… continua a leggere…
L’ubriaco abbassò gli occhi sul mio corpo agonizzante e mi offrì lo sgrondino della bottiglia di scotch che teneva in mano. Io rifiutai con un sorriso, anche se ne avevo un bisogno matto. L’ambulanza sarebbe arrivata presto, mi ripetevo. Credevo di sentirne già la sirena…
Il dolore al petto, dove la pallottola era penetrata, si faceva più sopportabile e la cosa era poco rassicurante. Avevo sempre supposto che quando il dolore di una ferita grave svanisce significa che si è già con un piede nella fossa.
– Non temere, ce la farai… continua a leggere…