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Archivi categoria: PROGETTI

WILLOCLICK : Un blog fotografico

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Cattura di schermata (26)

La necessità di dare un contenitore alle mie nuove espressioni fotografiche ed elaborazioni monocromatiche mi ha spinto a usare un nuovo medium della rete. Non più di 10 immagini per lasciare traccia, testimoniare la ricerca, sondare obbiettivi e limiti di una delle mie grandi passioni. Willoclick è a oggi l’ultimo ed unico sfogo creativo rimastomi.

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I CODICI

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Vorrei scrivere dei raccontini mistici ambientati a Soul City riarrangiando alcune piccole storie di spiritualità.

486671_10200747761527802_1742235146_nSeymour Gallagher ebbe un sogno profetico quella notte. La mattina dopo avrebbe incontrato per caso, in uno dei tanti malfamati vicoli dello Sprawl, un monaco dalla pelle color ebano e gli occhi come due smeraldi. Tatuati sul suo bicipite destro vi erano i codici per accedere ai conti correnti digitali della Simbat, colosso tecnologico di Soul City. Quei codici avrebbero di certo reso Gallagher l’uomo più ricco della costa.
Al suo risveglio il traveller non seppe dire se il sogno fosse stato di tipo naturale oppure indotto dalla matrice. La cosa lo turbò, perchè scoprire la fonte di un’esperienza onirica era uno scherzo da netrunner alle prime alle armi, e lui era decisamente esperto nelle arti della console. Era come se in qualche modo quel sogno fosse pervenutogli dall’esterno, e per questo motivo lo prese molto sul serio.
Avvolto nella sua felpa hoody, uscì nella pioggia finissima (probabilmente acida) di Misty Avenue, scansando abilmente con le sue sneaker nuove le pozzanghere formatesi durante la notte. Il vicolo lo aveva riconosciuto al volo e distava non più di dieci minuti dalla suo appartamento. Coprì la distanza in meno della metà del tempo, si appostò in fondo alla strada e attese, perchè non aveva di meglio da fare quel giorno, e forse di lì a poco sarebbe davvero diventato l’uomo più ricco di Soul City.
Il monaco non si fece attendere molto. Apparve in lontananza, un’ombra appena delineata nella pioggerella insistente. Seymour si avvicinò, non ben sapendo cosa dire. Lo colpì lo sguardo di quel gigante nero, vestito con un lungo soprabito marrone che ricordava più una tunica rituale che un impermeabile, e una croce d’oro scintillante sul petto. Aveva occhi verdi e innaturali, ed una pace antica sul volto.
– Tu hai codici, vero? – riuscì a dire balbettando il traveller.
Il gigante non rispose. Forse era muto. Forse non aveva bisogno di parlare. Fece un cenno con la testa, l’espressione del volto sempre uguale, e lentamente si alzò la manica del soprabito, mostrando un muscolo teso e gonfio, su cui spiccavano una serie di numeri e cifre e codici cirillici in sequenza. Seymour mise a fuoco quel braccio con la telecamera innestata nella sua pupilla destra e copiò la password con un semplice battito di ciglia.
– Grazie! – fu tutto ciò che riuscì a dire, prima di scappare da dove era venuto, certo di essere ormai in possesso della chiave per la felicità.
Seymour Gallagher riuscì ad accedere per davvero al conto della Simbat. Quello stesso giorno traseferì quindici trilioni di crediti su un conto criptato di un isoletta dei Caraibi, e a sera aveva già provveduto a farsi rilasciare un pass per accedere all’aereporto di Soul City. Due giorni più tardi si trovava su una delle spiagge più bianche del mondo, a sorseggiare un cockail con ananas e cocco non sintetici in compagnia di due splendide ragazze.
Dopo un anno di quella vita in cui aveva provato di tutto e di più, tornò al suo appartamento nello Sprawl, depresso ed avvilito. Tutti i soldi che aveva rubato non erano riusciti in nessun modo a colmare il vuoto che aveva dentro, anzi quel vuoto adesso era raddoppiato. E quella prima notte nel suo vecchio letto, tra il disordine e la polvere accumulatasi durante il tempo trascorso, ebbe un altro sogno: lo stesso monaco sarebbe passato il giorno dopo, nel medesimo vicolo.
Seymour si alzò all’alba e scese in strada, Quel giorno era una giornata di sole, ma nello Sprawl quasi non si notava, Raggiunse di corsa il luogo dove sapeva sarebbe avvenuto l’incontro, ed aspettò. Anche questa volta il monaco non si fece attendere. Era vestito come l’altra volta, e aveva sempre la stessa beata e pacifica espressione sul volto. Gallagher gli si avvicinò, anche se non sapeva bene cosa dirgli. Attese, un piccolo uomo disperato al cospetto di un gigante buono, che forse era muto.
Invece parlò.
– Posso fare ancora qualcosa per te? – chiese, con una voce da baritono.
– Non saprei… – rispose Seymour. – Mi chiedo quale ricchezza vi renda così sereno, e capace di rinunciare a tutto il denaro di quei codici. Come posso riuscire ad ottenere lo stesso vostro sguardo?
– Non esistono codici per ciò che chiedi, uomo. – E detto ciò, tornò da dove era venuto, un’ombra nel vicolo più buio di Soul City.

L’ULTIMO PONTE

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di Gano

E anche Salvatore ha fatto il volo…
Lo hanno trovato ieri mattina in riva al fiume con indosso la tuta da lavoro, che a lui non serviva più dato che la ditta lo aveva licenziato insieme a una ventina di altri operai con la solita scusa della crisi. La corrente se lo è trasportato per un chilometro e mezzo fuori dal centro abitato, nascondendolo alla vista dei quartieri ricchi della città, perché le storie come quella di Salvatore è meglio dimenticarsele in fretta o non conoscerle affatto… continua a leggere…

L’OMBRA DEI GRANDI ANTICHI

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L’Ombra dei Grandi Antichi è una raccolta di 15 racconti a tema che vi accompagnerà nel misterioso e sconcertante universo creato da H.P. Lovecraft. Negli ultimi anni mi sono trovato più volte ad omaggiare lo scrittore americano, padre di uno degli scenari horror più fantasiosi mai stati realizzati. Ma i “Miti di Cthulhu” in questo libro sono raccontati alla mia maniera, spesso estrapolati dal contesto degli anni ’20 e presentati sotto una luce nuova, più moderna, in alcuni casi addirittura cyberpunk.

Molti di questi lavori sono apparsi in precedenti pubblicazioni sotto lo pseudonimo Jonathan Macini. Il Racconto “Virtual Sothoth” invece è stato scritto in collaborazione con Demiurgus mentre alla stesura di “La Storia di un Diario” ha partecipato Fatum Poetum.
Il libro, nella sua veste colorata grazie all’effetto pergamena, vuole essere una dedica ai Miti e a tutti coloro che amano l’universo di Lovercraft. Si avvale della licenza Creative Commons – Non commerciale – Impegno a condividere ed è visualizzabile e scaricabile gratuitamente a questo link.

Scarica Gratuitamente l’Ebook: L’Ombra dei Grandi Antichi

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Dettagli del prodotto

L’ombra dei Grandi Antichi
di GM Willo (Creative Commons, Attribuzione-Non commerciale-Impegno a condividere 2.0)
Prima edizione
Edizioni Willoworld
Pubblicato febbraio 27, 2012
Lingua Italiano
Pagine 80

Rilegatura Copertina rigida (senza sovraccoperta)
Inchiostro contenuto Colore reale
Dimensioni (cm) 15.2 larghezza × 22.9 altezza

ALTRE PUBBLICAZIONI DELLA EDIZIONI WILLOWORLD

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DOVE FINISCE IL NULLA?

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di Jonathan Macini

– “Dove finisce il Nulla? Te lo sei mai chiesto?
Beh, il Nulla ha un suo inizio. Per trovarlo basta scavare in profondità, disseppellire qualche banale convinzione, messa lì dalla nostra coscienza, schermare le illusioni del mondo ed ingoiare la paura. Il Nulla incomincia nella pancia, ed è un varco largo appena pochi atomi, ma ampio abbastanza perché la tua anima filiforme riesca passarvici. Oltre il varco niente delimita il Nulla…
La vita è mera distrazione. Da bambino il gioco prende quasi la totalità della tua attenzione, e le cose non cambiano di certo con l’età adulta, anzi. Quello che cambia è le terminologia, così ci ritroviamo a chiamare il gioco con le parole più fantasiose: lavoro, carriera, amore, famiglia, responsabilità, eccetera, eccetera… Comunque lo chiami rimane sempre gioco, ovvero distrazione.
Esistono solo due cose che non hanno a che fare col gioco: la porta che delimita la nostra vita, formata da due superfici opposte che chiameremo nascita e morte, e l’infinito che ci alberga nel quale risiede il Nulla. Ma quale misera parola per descrivere qualcosa di così immenso… continua a leggere… 

RITORNO AD R.C. CON UN CONTO IN SOSPESO…

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A causa di svariati problemi personali, durante le ultime settimane non ho potuto aggiornare questo blog ed occuparmi della community di creativi che, grazie al loro costante impegno, sostengono questa piccola nicchia di positività della rete. Non sono neanche riuscito a mantenere l’impegno annuale con il progetto Storie di Natale, ebook in evoluzione che ogni anno si colora di nuovi racconti. Anche se Natale è passato, mi preme ricominciare a trasmettere da questa postazione pubblicando la terza edizione digitale di questa simpatica raccolta. Potete scaricare gratuitamente l’ebook qui sotto.

Storie di Natale 2012

Inoltre, grazie al mitico Massimo Mangani, che proprio per il progetto Storie di Natale mi ha fatto pervenire un racconto di 101 parole, mi preme anche ricordare una delle tante pagine creative legate alla community, 101 Parole appunto. Il progetto, che consiste nel pubblicare storie della lunghezza di appena 101 parole appunto, si è fermato qualche mese fa ma non è affatto chiuso. Potete continuare a parteciparvi inviando il vostro raccontino, come ogni altro materiale che desiderate pubblicare, all’indirizzo info(at)willoworld.net.

FONTE: Rivoluzione Creativa

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LIMBO: Il Libro

Una ragazza incaricata dal padre morente di proteggere il medaglione sacro della sua famiglia. Un aspirante cavaliere guidato da uno strano sogno. Un apprendista mago desideroso di apprendere misteri che il suo maestro non vuole o non può rivelargli. Le vite di questi tre giovani verranno stravolte da alcuni strani eventi che non riusciranno a capire del tutto. Esistono davvero gli Elenty, i primigeni capaci di usare la magia? Torneranno le antiche città sommerse? Ma soprattutto, che cos’è per davvero Limbo? Leggi il resto di questa voce

LIMBO – CAPITOLO 29: La Processione

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di GM Willo per il libro-blog “Limbo

Tutti udirono, nel silenzio innaturale di quel mare di nebbia, la montagna spaccarsi. Il primo fu Sawar, ancora aggrappato alla roccia. Avvertì il tremito, vide alcune crepe aprirsi sopra di lui e seppe che Druge era riuscito nella sua missione; il Gigante era stato sconfitto. Adesso però non aveva altra scelta, doveva fuggire di lì. La ferita al ventre andava meglio, ma sapeva che se si fosse mosso avrebbe ripreso a sanguinare. Non poteva contare sulla gamba ferita, ma si augurava che per scendere non gli sarebbe servita. Respirò profondamente, poi lasciò andare la presa e iniziò a scivolare sulla roccia prendendo rapidamente velocità. Rise Sawar, mentre la pietra graffiava la sua pelle e il dolore divenne qualcosa in cui perdersi. Erano solo impulsi, pensò, irreali quanto Limbo, e non sentì più niente… continua a leggere…

LIMBO – CAPITOLO 28: Un Globo di Luce

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Il vento sferzava sulla roccia portando con sé goccioline di pioggia che rendevano la scalata molto più insidiosa. Druge guardò in basso ma non riuscì a vedere nulla; gli anomali banchi di nebbia che erano apparsi quella mattina, si erano fusi insieme creando una specie di coltre violacea che ricopriva l’intera pianura attorno alla montagna. L’Arcon avvertì la spada pulsare nel fodero, una sensazione non spiacevole ma che lo metteva a disagio. Era lui il campione destinato a sconfiggere il Guardiano del portale? Che senso aveva tutto ciò, si chiese, ma le domande avevano ormai poca importanza. Esistevano certezze, come l’amore che provava per Mila, e il pensiero di perderla lo fece esitare. Vi era la certezza di quel mondo che stava per finire, ribadita dai lampi e dai tuoni che esplodevano sopra di lui, e poi vi era la certezza più grande, quella che gli dette nuovamente forza e lo fece avanzare senza più esitazioni; la certezza dell’amore per la vita… continua a leggere… 

THE PATROLMAN – Ebook

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The Patrolman è una storia a capitoli scritta da Massimo Mangani ispirata alla saga di Rock City, città immaginaria che può ricordare Los Angeles, nella quale si muovono tutta una serie di personaggi legati alla musica. Massimo ha una visione della città più “alla Tarantino”, diversa da quel mood onirico degli altri racconti della “Rock City Saga” che compaiono sulle pagine del blog Colony of Slippermen.

Ma “The Patrolman” è soprattutto un omaggio a Bruce Springsteen e alla canzone Highway Patrolman. Il protagonista della storia è infatti il Joe Roberts che compare nel pezzo del Bruce, riportato in coda al racconto.

A un anno di distanza dalla presentazione di questa opera a capitoli sui vari blog del circuito www.willoworld.net e sulle pagine della community Rivoluzione Creativa, la Edizioni Willoworld la ripresenta in versione integrale attraverso questo ebook, scaricabile e divulgabile liberamente secondo le norme della licenza Creative Commons Share Alike.

GM Willo

Scarica The Patrolman oppure visionalo su Scribd.

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LIMBO – CAPITOLO 27: Un Campione per il Gigante di Mountoor

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«Perché quella donna è slegata?» esclamò Nicon irrompendo nella radura davanti alla tenda di Rivier e puntando l’indice sulla prigioniera.
«Calmati Arcon, c’è una spiegazione» provò a riassicurarlo il mago.
«La spiegazione è che abbiamo un accordo, io e te; quella donna è mia prigioniera» ribatté il cavaliere.
Gli errori di Limbo si erano nel frattempo intensificati. Porzioni di pareti della tenda scomparivano e riapparivano ad intermittenza. Dagli accampamenti Arcon si alzavano urla improvvise, come se qualcuno si fosse addormentato e per poco non fosse annegato nel Telaio di Limbo, divenuto un oceano di tenebra. Addormentarsi poteva a questo punto rivelarsi alquanto pericoloso. Mancavano due margini alla notte e Rivier temeva che molti Arcon non sarebbe sopravvissuti fino al mattino. Dovevano fare qualcosa alla svelta, non potevano aspettare un altro giorno… continua a leggere…

LIMBO – CAPITOLO 26: La Speranza di una Migrazione

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La mattina dopo Rivier fece ritorno all’accampamento e non era da solo. Aveva trascorso la maggior parte della notte a parlare con il gruppo di Khandir, ed insieme avevano cercato di fare il punto della situazione. L’amico era stato uno dei primi a raggiungere Mountoor dopo l’eclisse e da allora non aveva mai perduto d’occhio la montagna. Nessuno si era avvicinato all’entrata delle caverne del gigante, per quanto ne sapeva lui. I due Elenty parlarono dei tempi che furono, della Rete di Hope, del progetto Limbo, cercando di ricordare qualcosa che potesse indirizzarli verso il misterioso vampiro che si era incontrato con il gigante. Già il nome era un quesito, dato che i vampiri erano una leggenda sia nel vecchio mondo che in quello in cui vivevano adesso. Chi poteva essere, si chiesero. .. continua a leggere…

LIMBO: CAPITOLO 25 – Il Viaggio di Davinia

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Limbo è un libro-blog di GM Willo. Visita il progetto alla pagina ufficiale.

Il guerriero dai capelli intrecciati si avvicinò alla donna che sedeva nei pressi del fuoco da campo, le porse un piatto di pane e formaggio e una coppa di vino ambrato, mostrandole un sorriso gentile, nonostante la sua faccia incutesse un certo timore. Una brutta cicatrice infatti gli deformava la metà del viso. Lei afferrò il piatto e il bicchiere senza ringraziare e tornò ad osservare le fiamme, persa in pensieri insondabili.
«Sei sicura di voler proseguire da sola?» chiese l’uomo che era rimasto immobile alle sue spalle.
«Mi rallenterete l’andatura, ed io devo raggiungere la montagna sacra il prima possibile» rispose la donna sorseggiando il suo vino.
«Molti pericoli si nascondono nelle Lande del Disordine… » insinuò il guerriero.
«Me la caverò…» tagliò corto lei. L’Arcon però insistette… continua a leggere…

SNUFF: Un Gioco di Ruolo Cattivo

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Questo gioco nasce come una provocazione e non ha la alcuna pretesa di essere giocato o di essere preso seriamente. Da un po’ di tempo mi diverto a progettare scenari di gioco, ma non è facile venirsene fuori con qualcosa di nuovo. É stato praticamente fatto tutto, e già molto tempo fa. Pensiamo soltanto alle stravaganti idee di Toon e Paranoia del 1984, e lo stesso Call of Chtulhu, che nel 1981 spiazzò completamente tutti gli appassionati di questo genere di giochi. In realtà non esistono dei veri e propri limiti quando si tratta di allestire un gdr, almeno che non ci si occupi di qualcosa di altamente immorale come appunto gli Snuff-Movies. Mi chiedo se un’idea come questa, pur rimanendo palesamene un gioco, possa, in un mondo politicamente corretto come il nostro, essere comunemente accettata.
In fondo che male ci sarebbe… quante volte abbiamo infatti interpretato la parte dei cattivi nei gdr classici; perversi cultisti, stregoni degenerati, spietati vendicatori. Ma la mente umana funziona strana, si sa…

GM Willo – Maggio 2011

CONSULTA O SCARICA GRATUITAMENTE IL GDR SNUFF

AVALON (f) – Il Gioco di Ruolo

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Nato per gioco in un weekend invernale dalla fervida mente di Demiurgus, il gioco di ruolo Avalon (f) è ispirato alla trilogia di Mamoru Oshii. Il film è ambientato in un futuro tetro, dove la popolazione si collega ad un videogioco, Avalon appunto, che utilizza una tecnica di virtualizzazione della realtà più che credibile. Nonostante la sua popolarità questo videogioco può essere mortale, lasciando i videogiocatori come vegetali nel mondo reale.

Le regole necessitano di ulteriori test, ma tutto il materiale di cui avrete bisogno per divertirvi ad esplorare il mondo creato da Oshii si trova nel manuale, consultabile e scaricabile gratuitamente a questo link. Si consiglia ovviamente la visione dei tre film, Avalon, Assoult GirlKiru Kill. Un grazie, come al solito, al grande Demiurgus per avermi fatto conoscere questo folle e affascinante scenario di gioco.

Consulta o scarica il manuale Avalon (f) 1.0

Fonte: Storie di Ruolo

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ASSIST I

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Incomincia oggi la rubrica “Assist”, per infondere nei lettori e negli scrittori di Rivoluzione Creativa un po’ di sana ispirazione. Ogni settimana presenterò tre immagini suggestive prese dal motore di ricerca Flickr, con la speranza che qualcuno raccogla questo bel passaggio e metta la palla in rete. Ogni immagine ha una storia da raccontare, diversa per ogni sguardo che la interpreta. Osservate queste foto, sceglietene una e fatela vostra; poi scrivete quello che vi ha sussurrato; una storia, un pensiero, un’idea… Il materiale potrete postarlo sul blog della community oppure inviarlo all’indirizzo: info@willoworld.net. Verrà presentato poi sulle pagine di questo sito… continua a leggere…

L’INVENTORE DI MONDI

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Questo libro raccoglie i miei ultimi racconti, scritti tra il 2009 e il 2011 più alcuni pensieri del ’97 che ho ritrovato per caso e che volevo conservare come testimonianze del mio percorso creativo. Non esiste alcun filo conduttore tra questi lavori, si tratta semplicemente di una raccolta di scritti di svariata misura composti nell’arco di due anni mezzo. L’Inventore di Mondi che dà il titolo a questo libro sarei io… è uno degli appellativi con cui mi piace definirmi nel mio giocoso lavoro in rete. Scrivo per gioco, come ho ripetuto più volte, e per coinvolgere gli altri a giocare insieme a me. Questi racconti sono intervallati da alcuni episodi di composizione minimale chiamati “101 Parole”, che è anche il titolo di uno dei miei blog in cui presento racconti di esattamente 101 parole… continua a leggere…

IL TRENO ARCOBALENO

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C’è un treno colorato che viaggia quando nessuno lo vede, tra le valli e per le colline, non va molto forte ma non si ferma mai, perché se si fermasse qualcuno potrebbe scorgerlo ed insospettirsi. “Che ci fa un treno tutto colorato sul binario nove?” direbbe la signora Merletti, mentre aspetta il regionale per Colleburrasca, un paesino rinomato per i suoi acquazzoni estivi. Ma il Treno Arcobaleno non sosta mai in stazione, non ha passeggeri da prendere e portare, né merci da consegnare. Viaggia solo per il piacere di viaggiare, libero da orari e da capistazione… continua a leggere…

IL GIARDINO DEL MAGO

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Ho chiesto a Giulia Tesoro di disegnare la copertina di questo libro e di dargli un titolo. È così che nascono molti dei progetti di Rivoluzione Creativa, la community on-line di artisti, poeti e saltimbanchi del corpo e della mente che creano per il semplice piacere di farlo. Lei è stata velocissima nel rispondermi e il lavoro che ha allegato alla sua e-mail mi ha lasciato letteralmente a bocca aperta. L’illustrazione rappresenterebbe proprio me, il mago del giardino che è questo spazio virtuale in cui quotidianamente vengono presentate le opere di molti autori. Giulia mi ha confessato che l’ispirazione per il disegno ed il titolo gliel’ha data l’ascolto di una vecchia canzone dei Banco del Mutuo Soccorso, che guarda caso è anche uno dei miei pezzi preferiti della grande band progressiva italiana. Quando si dice “essere sulla stessa frequenza… continua a leggere

LA FOTO

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di Jonathan Macini

Non riesco a stare fermo, non più. Anche mentre tutto tace, e il respiro del mondo si fa sottile, attutito dallo spessore di queste porte-finestre dai doppi vetri, odo il rintoccare dell’orologio in cucina, lo scorrere inesorabile della giornata. Prigioniero di quattro mura e di un accesso alla rete, mi trascino davanti allo schermo e allungo lentamente la mano verso il comando di accensione… continua…