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Archivio dell'autore: Willoworld

FINE DI UN CENTRO SOCIALE

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FINE DI UN CENTRO SOCIALE

Pochi giorni fa la polizia ha sgombrato una squat-house vicino a casa mia, rendendola completamente inutilizzabile ai ragazzi che l’avevano occupata. Ho pensato così di andarci a fare un piccolo reportage fotografico, in un tranquillo sabato pomeriggio olandese.

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RIVOLUZIONE CREATIVA

I giochi di composizione mi hanno sempre divertito e in passato mi hanno dato l’opportunità di scrivere cose davvero carine. Su questo sito ne ho proposti alcuni, ma mi piacerebbe che questa iniziativa diventasse una pratica regolare del progetto Rivoluzione Creativa, perciò vorrei riuscire a proporre ogni settimana un piccolo esercizio in modo da coinvolgere e stimolare gli autori e i lettori di questo blog. Naturalmente siete invitati a proporre i risultati dei vostri esercizi su queste pagine (commentando a questo post oppure inviando il materiale per email) e a suggerire nuovi giochi di composizione.

Questo primo giochino l’ho chiamato “Il Ladro di Incipit” e consiste nel prendere dalla propria libreria un libro particolarmente caro e aprirlo ad una pagina a caso. Estraete da questa pagina una frase sulla quale pensate di poterci costruire una storia. A questo punto, dopo averla trascritta, continuate il paragrafo fino a…

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LA MIA PERPLESSITÀ SULLE PARABOLE DI ENRICO

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Trovai Enrico a fumare sigarette su una panchina del parco, con il culo poggiato sullo schienale di ferro e le sue lunghe fette calzate da espradillas puntellate su dove siedono di solito gli umani. Col sole in faccia e gli occhi fessurati, sbirciava i giardinieri impegnati in seri lavori di fioricultura. Nell’aria il rumore della motosega era così imperante da farti desiderare di trovarti in mezzo al traffico, piuttosto che nell’unico ritaglio di verde della città. Presi posto accanto a lui senza dire niente; accesi la mia cicca e attesi, perché sapevo che doveva parlarmi e ci sarebbero voluti alcuni minuti per rompere il ghiaccio. Con Enrico era sempre così… Leggi il resto di questa voce

NUVOLE DI PASSAGGIO

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Ero rimasto tutto il pomeriggio a sorseggiare vino e a fotografare nuvole, con la voce del mio vecchio che dall’altro mondo mi ammoniva dicendomi che invece di perder tempo avrei dovuto fare qualcosa di costruttivo, tipo aiutare mio fratello a risanare i conti dell’azienda che ci aveva lasciato in eredità, oppure rimboccarmi le maniche e dare una mano agli operai alla fabbrica, o al limite trovarmi una donna, magari ricca, e sistemarmi una volta per tutte. Insomma, anche da morto quel povero cristo tornava ad assillarmi con le solite menate, come se non fosse stato abbastanza chiaro durante i nostri innumerevoli scontri aperti, e mia madre che dalla cucina faceva finta di non sentire, per poi consolarmi in segreto con un panino al prosciutto e una Ceres ghiacciata come piaceva a me. È stata lei a salvarmi da questa macchina infernale, e gliene sarò eternamente grato… Leggi il resto di questa voce

IL SEGRETO È NEL RESPIRO

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Calma… calma…
Il segreto sta nel respiro. Uno alla volta, inspirare profondamente, gli occhi chiusi magari, tenere l’aria nei polmoni, in quello stato di apnea che ricorda un po’ il volare, contare fino a tre e poi lentamente espirare, sollevando leggermente le palpebre, emulando una specie di rinascita. Ecco, adesso le parole che hai appena sentito non ti sembrano più così cattive, anzi. Hai appena scoperto che le parole non sono state la causa del dolore che hai provato, e non puoi neanche incolpare chi te le ha dette. Il solo responsabile della stoccata che ti ha perforato il cuore sei tu, sono le tue convinzioni, il tuo modo di pensare. Perché dovresti soffrire per gli errori di altri? Come puoi lasciare che la tua vita venga condizionata da questa persona che ti sta davanti? Alza gli occhi adesso e guardala… si, hai vissuto sotto lo stesso tetto con lei per molti anni, hai condiviso gioie, dolori, sofferenze e meraviglie, hai intrapreso insieme a lei svariate strade e conquistato moltissimi obiettivi. Con lei hai creato una vita nuova, hai progettato piccoli mondi, pensando ad ogni minimo dettaglio, hai fatto promesse, ti sei fidato, hai avvinghiato la tua vita alla sua come un boa constrictor si attorciglia al ramo di un albero, e ci sei rimasto annodato. Leggi il resto di questa voce

PRIGIONIERO

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di GM Willo

La faccenda incominciò a non quadrare quando mi accorsi dell’interruttore difettoso. Di solito succede che le lampadine si brucino e quando vai premere il pulsante non succede niente, invece con il neon di cucina succedeva esattamente il contrario; per quanto premessi sul bottone, la luce rimaneva accesa. Fu quello l’inizio del risveglio, della presa di coscienza, una breccia di luce nell’oscurità.
Il sole entrava con violenza attraverso le veneziane, nell’aria c’era profumo di caffè e di arance spremute, in lontananza udivo il notiziario del mattino… sapevo che lei era ancora sotto le coperte ad aspettarmi, ma i cornetti in forno non erano ancora pronti. “Una rosa, ecco cosa ci vorrebbe”, mi venne da pensare, e con fare sicuro raggiunsi la terrazza perché qualcosa mi diceva che l’avrei trovata là. “Quando ha comprato questi vasi?” mi chiesi, staccando un bocciolo rosso carminio per deporlo sul vassoio, tra la spremuta d’arancio e la tazzina del caffè. Leggi il resto di questa voce

FAI COME VUOI!

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di GM Willo

“Fai come vuoi”, ripetevo tra me, con lo sguardo rivolto alle mie All-Star e il cappuccio tirato sulla testa per deviare le folate di vento provenienti dal nord. Avevo deciso di tornare a casa a piedi, perché camminare mi ha sempre aiutato a riflettere, a farmi una ragione delle cose più irragionevoli, e la scelta di Michele era più che irragionevole: era completamente folle.
Ma gli amici servono a questo, ad ascoltarti, a capirti, a consolarti, ma anche a darti due schiaffi quando servono, perché c’è un tempo per parlare e un tempo per agire. Negli ultimi tre mesi ho esaurito tutte le parole del mio vocabolario, tutta la pazienza accumulata nei miei trentotto anni di vita, tutta saggezza guadagnata grazie alle lettura e alla riflessione. Era giunto il momento di dire le cose come stavano, di estirpare con la forza quel velo che era sceso sugli occhi del mio migliore amico, e di urlargli in faccia un fatto a dir poco lampante: stava sbagliando. Leggi il resto di questa voce

VARIE ITALIA MAGGIO ’12

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VARIE ITALIA MAGGIO ’12

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LA GIOSTRA

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di GM Willo

C’era una vecchia giostra in città, di quelle in stile ottocento, anche se indubbiamente smaltata di nuovo. Occupava una piazzetta un po’ nascosta, quasi in periferia, e ci si arrivava per strade poco frequentate, conosciute solo agli anziani e ai padroni di cani, perché loro la città la conoscono fin nei minimi dettagli; ogni marciapiede, angolo, lampione e albero non sfugge ai loro amici a quattro zampe. Un tempo avevo anch’io avevo un cane, e grazie a lui ho avuto l’occasione di conoscere gli anfratti più curiosi di questo antico e stantio capoluogo…. continua a leggere…

CERTALDO

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CERTALDO

La bella Certaldo (provincia di Firenze), arroccato borgo medievale, ritratta con i contrasti marcati per accentuarne la sua già notevole suggestività.

 

L’ALLENATORE ONIRICO

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di GM Willo

Da ragazzo avevo un sacco di idee per la testa. Se qualcuno mi chiedeva che cosa avessi voluto fare da grande, io me ne venivo sempre fuori con i mestieri più stravaganti, tipo l’addomesticatore di tarantole, il trombettista stonato di una band punk-rock, il ricercatore di animali preistorici (ancora in vita, s’intende) oppure il soffiatore di vetri, che in effetti è un mestiere vero e proprio e non ha nulla di strano, ma io lo trovavo talmente affascinante da annoverarlo nella mia collezione di mestieri fantasmagorici. Insomma, fin da piccolo avevo la nausea per i lavori normali, quelli dei nostri genitori, come ad esempio l’assicuratore, che era il mestiere di mio padre, oppure il casellante autostradale, che solo l’idea mi faceva sbadigliare. Volevo fare qualcosa che nessuno sapeva fare, che nessuno neanche pensava potesse esistere. Mai però avrei creduto che un giorno mi sarei occupato di sogni, e mai avrei pensato che a causa di ciò sarei finito nei guai.
Il mestiere lo chiamai “Dream Trainer”, anche se l’appellativo anglosassone mi è sempre rimasto antipatico, ma l’equivalente “Allenatore Onirico” non avrebbe certo avuto molto successo in questo mondo a stelle e strisce. Il nome inglese mi consegnò fin dall’inizio una certa autorità, nonostante non sapessi neanche io bene come avrei potuto insegnare ad altri le cose che ero riuscito a scoprire, ma la gente dava per scontato il fatto che la mia “scienza” fosse in qualche modo importata dall’altra parte dell’oceano, e quindi si fidava ciecamente di me. Leggi il resto di questa voce

IL MONDO SOTTOSOPRA

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di GM Willo

Ti è mai passata per la mente l’idea che tutto possa essere sottosopra? Che il giusto sia sbagliato e lo sbagliato sia giusto? Che il cielo si trovi in realtà sotto i nostri piedi e la terra sopra di noi, ma per un effetto ottico di cui noi ignoriamo l’esistenza ci appaiono al contrario? Hai mai pensato di essere dalla parte del fiume opposta a quella dove volevi approdare?
Cento chilometri all’ora, non uno di più, sulla tangenziale congestionata dal traffico, con una pioggerella insistente ma leggera, che non è in grado nemmeno di rimuovere le macchie ed i pezzetti degli insetti sul parabrezza, una velocità troppo esigua per rimanere concentrati alla guida, ed è per questo che la mente vaga, alla ricerca di un motivo, o di un inganno, un modo come un altro per riuscire a trovare il bandolo della matassa. È la mia auto che viaggia a cento chilometri all’ora oppure è l’asfalto sotto le ruote che mi scivola via alla medesima velocità? Dobbiamo morderci il labbro e andare avanti, nonostante le favole che ci raccontavano da piccoli, quelle sui cavalieri che uccidevano gli orchi cattivi per far si che la giustizia trionfasse. Ma la giustizia diventa ingiustizia nel mondo sottosopra in cui viviamo. Se fai appello alla tua sanità mentale rischi di cadere nell’oblio. Se fai appello alle saggezze orientali, rischi di intrecciarti le ginocchia mentre cerchi di acquisire una posizione zen. Se fai appello alla tua coscienza, rischi di doverti confrontare con un ostacolo ancora maggiore di quello che ti si è posto di fronte oggi. In nessun’altra occasione ho potuto assaporare la dolcezza di un’idea vendicatrice come durante questo tragitto. Le auto che scorrono alla rinfusa, il cielo plumbeo più basso del solito, la radio che vomita un pezzo lounge. Passo la lingua sui canini per assicurarmi che non mi sia spuntata la dentatura di un vampiro, considerando questa improvvisa e sconsiderata voglia di sangue che mi è venuta. Far soffrire, far morire, estirpare organi, tagliare, affettare, spezzettare, tutte pratiche che potrebbero darmi pace, che darebbero un senso a questo mondo sottosopra.
Invece rimango impassibile, le mani alle dieci e dieci sul manubrio, la schiena leggermente incurvata, gli occhi puntati sulla carreggiata; un automa, niente più. Non è solo la mia vita in gioco. Ci sono tre figli, risultati di tre scelte consapevoli, di tre gesti di testa e di cuore, che valgono quanto la mia anima. Meglio essere un prestidigitatore che un vampiro. Meglio ingannare il mondo sottosopra che avventarvici addosso e succhiarne il sangue. Mi spunteranno ali di carta e non di pipistrello, e potrò volare come un aquilone nel cielo purpureo di un nuovo giorno, di un nuovo mondo.
– Ciao ragazzi, venite a giocare al gioco delle tre carte? – domanderò, con un cilindro per cappello ed un bastone magico in mano. A chi mi seguirà rivelerò il trucco, e forse riusciremo insieme a spezzare l’incantesimo del mondo sottosopra. Vivremo felici e contenti dentro quattro mura, e ci basterà una piccola finestra per sentirci liberi.
– Babbo, lo vedi quell’aquilone laggiù?
– Si tesoro… quando ero legato ad un filo ero come lui.
– E adesso?
– Adesso è passato molto tempo, e le cose sono cambiate…

IL BOSCO DEI SUICIDI

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di GM Willo

La casa dove sono nato distava meno di un chilometro dalle propaggini della vecchia foresta, quella che si arrampica sulla montagna e che i nonni dicevano che era stregata, ma da bambino ci andavo regolarmente con gli amici nelle giornate torride di luglio, perché anche se appena una manciata di passi dopo l’ultima zona asfaltata diventava subito fitta e contorta, quello erano l’unico luogo in cui ci si poteva rinfrescare un po’. Noi ragazzetti non ci addentravamo mai abbastanza da perdere di vista la strada, ma lo starci dentro anche solo ai margini ci dava i brividi che cercavamo. Respiravamo l’odore del muschio, dell’humus e di qualche antica magia che era penetrata nella terra, come le radici degli alberi centenari che la abitavano. La vecchia foresta, è così che si chiamava allora, come nei libri di favole e nelle storie dei cartoni animati, anche se gli adulti quando dovevano nominarla omettevano sempre l’aggettivo, per non sembrare strambi, o superstiziosi, perciò solo gli anziani e i bambini la chiamavano così. Oggi quel nome senza storia, banale epiteto coniato dal popolo, è stato scalzato da un appellativo molto più accattivante, che ogni anno richiama migliaia di turisti dai macabri gusti. Leggi il resto di questa voce

ULIVI DI MONTESPERTOLI

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ULIVI DI MONTESPERTOLI

Sulla strada che da Montespertoli porta a Certaldo mi sono imbattuto in un campo di ulivi dai tronchi particolarmente scuri e dalle forme suggestive. L’idea di ritrarre gli alberi più rappresentativi della mia Toscana era un’idea che mi girava in testa da un bel po’ di tempo. Il risultato è una serie di immagini dai forti contrasti.

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Storie di Ruolo

di Steve Darlington

Traduzione e adattamento di GM Willo

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L’INIZIO E LA FINE

Il 1990 aveva portato un grande cambiamento all’industria. Vampire aveva catturato i cuori e svuotato i portafogli dei vecchi e dei nuovi giocatori, rivoluzionando l’intero processo di marketing. Fu il primo gioco dai tempi di D&D a fare il botto sul mercato del tempo libero, e divenne quasi altrettanto popolare. Pertanto, come D&D, lo stile e la progettazione del gioco vennero copiati fino alla nausea, cambiando sostanzialmente i contenuti e la concettualizzazione del GdR.
Ma la reazione contraria a questo movimento fu altrettanto forte, e riuscì a spostare l’attenzione dai giochi maturi a quelli più leggeri basati più che altro sull’azione. L’hobby si divise in due correnti antagoniste, una divisione che è continuata nel tempo. Ma mentre le due parti litigavano, qualcosa di nuovo entrò prepotentemente sul mercato, qualcosa di straordinariamente unico, che avrebbe cambiato…

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DUOMO DI FIRENZE

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DUOMO DI FIRENZE

Come cercare nuove prospettive in uno dei monumenti più fotografati al mondo…
…e nuovi contrasti.

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STREET PERFORMANCE

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STREET PERFORMANCE

Passando per Porta a Prato (FI) ho assistito ad una curiosa performnce sulle strisce pedonali.

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Orologio del XVI Secolo di Felice da Fossato

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Orologio del XVI Secolo di Felice da Fossato

Il Palazzo della Fraternita dei Laici sorge in piazza Grande, ad Arezzo. Nonostante la sua costruzione risalga a tre epoche diverse, l’insieme dei diversi stili, dà un meraviglioso risultato. La parte inferiore è gotica (XIV sec.), ma il palazzo fu completato in stile rinascimentale da Bernardo Rossellino nel XV sec. Il tutto è sovrastato da un campaniletto a vela disegnato dal Vasari (XVI sec.), dove si trova un orologio di Felice da Fossato, ancora funzionante che indica l’ora, il giorno e le fasi lunari, realizzato secondo la concezione tolemaica dell’universo, con la terra al centro intorno alla quale ruotano il sole e la luna.

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VILLA CARUSO

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Villa Caruso

In Italia mi sono divertito un sacco a fare foto e nei prossimi giorni ho intenzione di pubblicare tutti gli album fotografici che ho raccolto, passando come sempre da PS per un ritocchino. L’effetto Vintage mi ha preso letteralmente, quindi ecco la mia versione “anni ’70” di Villa Caruso, Lastra a Signa (FI).

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RIVOLUZIONE CREATIVA

Ciao a tutti!
Rivoluzione Creativa interrompe per un po’ le trasmissioni (massimo due settimane) e vi invita a rileggere le cose che vi sono sfuggite. Ci sono quasi mille post sul blog, centinaia di racconti, poesie, immagini, che aspettano di essere scoperti e goduti. Consultate le opere per autore scorrendo il menù alla destra dello schermo, oppure selezionate la categoria che vi interessa.

Come sempre si cercano nuove menti creative per arricchire il nostro archivio. Partecipare a questo progetto della rete è molto semplice: spedite i vostri racconti, le vostre poesie, le vostro foto o disegni al seguente indirizzo: info(at)willoworld.net. Giorno per giorno appariranno su queste pagine sotto licenza Creative Commons, che protegge i diritti d’autore ma agevola la condivisione del materiale digitale.

Rivoluzione Creativa è una community creativa non a scopo di lucro che si avvale esclusivamente di licenze copyleft.

Augurandovi una splendida primavera, vi saluto e vi do…

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